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Nicola Urru è nato il 20/11/1955 a Desulo, paese dell’entroterra della Sardegna. Si trasferisce giovanissimo, con la famiglia a Oristano, dove conosce e frequenta Giorgio Crobu, attualmente affermato chitarrista Jazz che lavora e opera stabilmente a Berlino, il quale gli insegna i primi rudimenti della chitarra ma soprattutto lo appassiona alla musica.
Ben presto entra a far parte di piccoli gruppi musicali locali, ma sarà il 1977, anno in cui viene chiamato da Benito Urgu ex Barritas, ad aprigli definitivamente le porte della musica. Viene formato il gruppo “Benito e i Porsei”, che porterà in giro per la Sardegna e in tutta la penisola, il 45 giri di successo di Benito Urgu “Sexi Fonni”. La formazione era composta oltre che dagli stessi Benito Urgu alla voce e Nicola Urru, voce e chitarra acustica, dall’immancabile amico Giorgio Crobu alla chitarra, Pierino Manca al basso, Carlo Careddu alle tastiere, Tonino Pippia alla chitarra, Romualdo Marroccu chitarra e basso, Tino Pruneddu alla batteria e Mauro Scalas, voce e tastiere.
Nel 1978, si iscrive quasi per gioco al Festival delle voci nuove di Castrocaro, e a sorpresa, finisce in finale arrivando secondo, e pur non vincendo raccoglie buoni consensi dalla critica per il brano “Bella per i pazzi”.
Nel 1979 partecipa con successo, vincendo con il brano “Come i Clowns”, il XV Concorso nazionale voci nuove di Riccione, presentato da Pippo Baudo.
Archiviati i successi di Castrocaro e Riccione, nel 1980 insieme ai mitici fratelli Antonio “Tonietto” Salis e Francesco Salis alias Salis&Salis, porta in giro per le piazze di tutta la Sardegna lo spettacolo “dal Vangelo secondo Nicola”.
Due anni dopo nel 1980 si trasferisce a Milano e dopo una serie di piccoli lavori per mantenersi, entra come elettricista al Teatro alla Scala, lavoro che non abbandonerà mai e che anzi pian piano si consoliderà, fino a diventare nel 1995, Responsabile del Reparto Audiovisivi, ruolo che ricopre tutt’ora. La Scala sarà lo spartiacque della sua carriera, gli aprirà un mondo nuovo, composto dal gotha della musica classica, del balletto e del teatro. Conoscerà e collaborerà con gente del calibro di Eduardo De Filippo, del quale conserva gelosamente una dedica con ringraziamento per il lavoro svolto, il regista Zeffirelli e il grande Maestro Riccardo Muti, solo per citarne alcuni.
Ma Milano si sa è musica e quello andava cercando. Collabora fattivamente con vari artisti milanesi, iniziando una contaminazione con i più diversi generi musicali.
Nel 1990 compone le musiche per il balletto “Guardando sotto il lago” del ballerino e coreografo Emilio Gritti del Teatro alla Scala di Milano, l’anno successivo sempre per Gritti, compone le musiche per "Un altro pomeriggio".
Per Rosario Picco altro ballerino della Scala compone le musiche di "Colours of the Rainbow", inoltre lo stesso anno realizza parte delle musiche di "Sono sognando" della ballerina Simona Chiesa.
Nel 1995 insieme Massimiliano Volpini, camaleontico coreografo del Teatro alla Scala, danno vita ai BBB’s ovvero i Blue Bumble Bees, gruppo eterogeneo composto da ballerini di prim’ordine sempre della Scala. Scrivono, compongono e mettono in scena “Buster” un omaggio al grande Keaton. Nicola Urru partecipa attivamente allo spettacolo, sul palco, seduto su una panchina suona l’armonica a bocca, altro suo amore musicale, mentre i ballerini volteggiano a suon di musica e con le immagini di Buster Keaton che scorrono dietro a fare da contorno.
Cambia la regia, con Laurent Gerber, ma non cambia la coreografia sempre di Massimiliano Volpini e nel 1997 nasce “Drakula” ancora con i BBB’s. Anche in questa occasione Nicola Urru collabora alla composizione e allo spettacolo.
Due anni dopo, nel 1999, sempre per Volpini, compone le musiche di “Balordi” spettacolo realizzato per l’Euro Balletto di Roma.
L’anno successivo nel 2000, i BBB’s volano in tournée fino in Kenia, ottenendo un notevole successo. Stesso anno, stesso coreografo (Massimiliano Volpini), scrive le musiche per “Nuvolari” che viene mandato in scena nella splendida cornice del Palazzo Te a Mantova. Successivamente al festival "Pericolose Mescolanze" al Teatro Romano di Fiesole, si mette in mostra con vocalizzazioni degne di nota, accompagnando i ballerini dei BBB's.
Ancora nel 2000 insieme al percussionista Giuseppe (Beppe) Cacciolla forma gli “Asuai”, nome dedicato al suo paese natio. Inizia così una nuova esplorazione musicale addentrandosi nel Pop-Jazz. Con lo stesso gruppo, al quale nel frattempo si unisce l’eterno amico Giorgio Crobu alla chitarra jazz, partecipa a "The Opposite Attraction", spettacolo prodotto dalla Camera della Moda di Milano e richiesto dalla Prefettura giapponese di Ishikawa, diretto da Laurent Gerber e con le coreografie dell’immancabile Massimiliano Volpini.
Nel 2003, sempre per Massimiliano Volpini, si occupa di musicare "In bocca al lupo, Cappuccetto Rosso!", messo in scena per il Teatro “Giuditta Pasta” di Saronno.
Nel 2009 compone le musiche per “Flames tra terra e mare” un Galà di danza contemporanea con la partecipazione dei ballerini del Teatro alla Scala, la coreografia di Mick Zeni e interpretato dallo stesso Zeni con Antonella Albano.
Nel 2011 ha realizzato insieme allo scrittore e sceneggiatore Aldo Tanchis il video “Nos, Elianora”, un balletto dedicato alla famosa Giudicessa Eleonora d'Arborea.
Nel 2015 a Bussetto presso il Palazzo delle Scuderie, di Villa Pallavicino, che all’interno ospita il Museo Renata Tebaldi e quello dedicato a Giuseppe Verdi, con Massimiliano Volpini e Laurent Gerber ripropongono una versione aggiornata del Balletto “Drakula”, con la partecipazione della compagnia Jas Art Ballet.
Nel 2019, dà vita a un nuovo progetto musicale, riabbracciando la musica etnica Sarda con profonde contaminazioni, e due suoi grandi amici musicisti, con cui aveva avuto una collaborazione artistica nei lontani anni 70’, Il bassista Pino Martini e il Maestro, polistrumentista Antonio Lotta, nascono così “Jana Ruja e su Cantadore”, ai quali si sono uniti Angelo Bianchini alla chitarra, Luciano Mereu alla fisarmonica e Lorenzo Di Saverio alle percussioni. Nel 2020 Jana Ruja e su Cantadore con la collaborazione dell’Ente Concerti “Alba Pani Passino” di Oristano, hanno debuttato nella splendida cornice del cortile all’interno del Museo “Pepeto Pau” a Nurachi (OR).